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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

53°

Balabà camminerebbe le strade di un’altra città, già visitata o sconosciuta. Camminerebbe nei vicoli di Roma, posando i piedi quasi con garbo su vecchi ciottoli qua e là chiazzati di impalpabile muschio verde, guardando edifici segnati dal tempo, gli intonaci sbrecciati e le pietre consumate, segnati dall’incuria che sembra l’anima della città. Camminerebbe le strade di Berlino, frastornato dal mescolarsi di moderno e di antico ricostruito, lo percorrerebbe il peso della storia, la memoria indelebile di come il mondo aveva subito la follia che aveva dominato la città. Camminerebbe le vie de L’Avana, nel parlare allegro della gente e negli odori forti di cibo, fumando un sigaro appena comperato dopo aver visto le donne che li costruivano, ascoltando Dumas o Verne letti ad alta voce, in stanzoni impregnati di profumo del tabacco. Camminerebbe i viali di Los Angeles, rivedendo le scene di innumerevoli film girati sotto le palme o sui marciapiedi sovrastati da vecchi edifici o luccicanti g